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Bambini e nuove culture

Massimo Repetti

Abstract (English)

“Children and new cultures” is the intercultural practice which promoted the professional role of mother tongue animator, in order to increase the value of foreign children’s languages and cultures in the schools. They have been promoters the Migration Laboratory (project leader) of the Genoa Municipality and the Alunni Stranieri Resource Centre (CRAS), two structures which both deal with the promotion of actions finalised to the intercultural education and training. Both are part of the Schools and New Cultures Centre, the first experimenting innovative ways in intercultural pedagogy around thematic areas, the second as a structure which works for the scholastic success of foreign workers, through a partnership protocol whit territorial institutions and bodies.

 

Abstract (italiano)

"Bambini e nuove culture" è la pratica interculturale che ha promosso la figura professionale dell'animatore di lingua madre per la valorizzazione delle lingue e delle culture dei bambini stranieri nelle scuole. Ne sono stati promotori il Laboratorio Migrazioni (capofila) per il Comune di Genova e il Centro Risorse Alunni Stranieri (CRAS), due strutture che si occupano entrambe di promozione di interventi per l'educazione e la formazione interculturale, che compongono insieme il Centro scuole e nuove culture, il primo sperimentando modalità innovative nella pedagogia interculturale intorno ad aree tematiche; il secondo come struttura che opera in vista della riuscita scolastica degli alunni stranieri, mediante un protocollo d'intesa con istituzioni ed enti del territorio.

1.Il progetto

1.1 Descrizione della pratica interculturale

Il Centro Scuole e Nuove Culture svolge numerose attività, riassumibili nelle quattro aree della mediazione, della consulenza, dell’attivazione di laboratori organizzati in sede, della realizzazione di materiali interculturali.
Ai fini della presente relazione, viene qui dettagliato un esempio tra i tanti possibili, il progetto interculturale "Bambini e nuove culture" alla cui riuscita collaborano il Laboratorio Migrazioni e il Centro Risorse Alunni Stranieri, il primo con la competenza di diffondere l'educazione interculturale nelle scuole; il secondo proponendosi come luogo d'incontro e di riflessione per gli insegnanti, le famiglie e gli operatori.

Riguardo il compimento delle finalità di "Bambini e nuove culture" di cui è capofila, il Laboratorio Migrazioni svolge un’attività volta al:

  • Sostegno a progetti delle scuole sull'accoglienza dei bambini stranieri e sulla partecipazione delle famiglie,
  • Organizzazione di laboratori per classi o gruppi di bambini, dall'asilo nido alle scuole medie, nei quali si sperimentano modalità innovative nella pedagogia interculturale;
  • diffondere i risultati delle sperimentazioni in più scuole e classi attraverso momenti di formazione e consulenza per insegnanti e un costante collegamento con le realtà territoriali realizzato anche grazie alla presenza di due sedi decentrate in zone ad alta presenza di bambini stranieri;
  • organizzare iniziative culturali aperte alla città anche in collaborazione con associazioni culturali.

Il Centro Risorse Alunni Stranieri collabora nel :

  • coordinare insieme agli enti locali del territorio, un servizio di mediazione culturale e linguistica;
  • fornire un servizio di consultazione di materiale didattico su tematiche specifiche;
  • promuovere reti tra diversi soggetti istituzionali su problemi specifici;
  • realizzare e diffondere materiali.



I dati disponibili sono relativi al periodo luglio 2004-giugno 2005 e rilevano che i Fondi utilizzati sono euro 133.000 (circa) , quasi la totalità dei fondi disponibili a bilancio; e su un totale di 7640 ore di intervento di mediazione culturale, il Laboratorio Migrazioni e la Direzione Servizi alla persona, Settore 0/6 dell’Assessorato Servizi Educativi e Istituzioni Scolastiche del Comune di Genova ne ha richiesto 374. Il comparto educativo nel suo complesso ha richiesto 4779 ore, principalmente nelle scuole elementari (2031) e medie (1782)
Gli interventi principali (di almeno 30 ore) sono stati per i mediatori di spagnola lingua (1927 ore), cinese (690 ore), e araba (524).
La consulenza del Centro Scuole e Nuove Culture è risultato essere un servizio molto richiesto da insegnanti, educatori, operatori di servizi per la presentazione dei progetti, delle attività, dei servizi e dei materiali.
Sono stati egualmente richiesti i materiali didattici specifici per l'accoglienza disponibili presso il Centro Scuole e Nuove Culture (libri, film, musica, immagini), e i testi per l'insegnamento dell'italiano come lingua seconda e la predisposizione d’attività didattiche interculturali (volumi riservati solo ai docenti).

1.2 Struttura e fasi della pratica interculturale

Il Centro Scuole e Nuove Culture svolge numerose attività, riassumibili nelle quattro aree della mediazione, della consulenza, dell’attivazione di laboratori organizzati in sede, della realizzazione di materiali interculturali.
Ai fini della presente relazione, viene qui dettagliato un esempio tra i tanti possibili, il progetto interculturale "Bambini e nuove culture" .

In fase preliminare, nel quadro dell’accordo di programma per la promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito territoriale della città di Genova, è stato sottoscritto dall’Ufficio scolastico regionale per la Liguria del MIUR , dalla ASL 3 e dal Centro per la giustizia minorile un protocollo d'intesa denominato "Bambini e nuove culture", volto a creare un servizio di mediazione culturale offerto dal Comune di Genova a tutti i bambini e ragazzi neoimmigrati che frequentino servizi educativi, scuole statali dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado e servizi sociali su indicazione dei distretti sociali. Il progetto ha promosso la nuova figura professionale dell'animatore di lingua madre.
Il reperimento del finanziamento è poi avvento grazie ai fondi ex Legge 285/97; collateralmente la Provincia di Genova provvede con risorse proprie al servizio di mediazione culturale per le scuole superiori di secondo grado.
E’ sta poi indetta una gara d'appalto per l'assegnazione del servizio di mediazione per i servizi educativi e sociali per i minori; ne è risultata vincitrice la cooperativa Saba.
La cooperativa ha coinvolto circa 40 Mediatori Culturali, tutti laureati o con titoli di studio di licenza superiore, che hanno frequentato corsi specifici, provenienti da più di 30 nazionalità differenti che rispecchiano le aree di provenienza dei bambini neoimmigrati iscritti nelle scuole genovesi.

Il servizio di mediazione è stato reso disponibile su richiesta delle scuole, per facilitare l'inserimento degli alunni di recente migrazione. Le attività del mediatore culturale si rivolgono alle famiglie, per offrire un servizio di informazione e di orientamento rispetto agli adempimenti scolastici dei bambini e dei ragazzi; nei confronti dei bambini e dei ragazzi di recente immigrazione; nei confronti degli insegnanti per l’individuazione dei percorsi scolastici pregressi dei bambini e per l’inserimento nella classe adeguata; e nei confronti dei servizi sociali, come supporto agli operatori per informazioni sulle culture di provenienza dei ragazzi e famiglie utenti del servizio.

"Bambini e nuove culture" punta a realizzare una rete di servizi e prevede:

  • il monitoraggio delle presenze di bambini e degli adolescenti di altri paesi iscritti nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole dell'obbligo;
  • l'utilizzazione di figure ponte quali i mediatori culturali e gli animatori di lingua madre;
  • sperimentazione di bilinguismo attraverso la scoperta delle narrazioni, della musica e delle immagini e della lingua di più culture;
  • la creazione del centro "Scuole e nuove culture" coordinato sia dal CRAS (Centro Risorse Alunni Stranieri) sia dal Laboratorio migrazioni del Comune quali servizi permanenti per l'educazione interculturale;
  • interventi mirati nella zona di massima presenza di bambini stranieri (Centro Storico);
  • formazione e documentazione per i servizi educativi e sociali con la supervisione dell'Università e iniziative culturali concordate con associazioni.


"Bambini e nuove culture" ha attivato: 

  •  iniziative per l'accoglienza dei bambini stranieri con formazione per 200 insegnanti e 800 progetti nelle scuole con i mediatori culturali;
  • creazione di figure di riferimento in tutte le direzioni didattiche per progetti interculturali e coordinamento delle iniziative per la diffusione delle biblioteche multietniche;
  • sostegno alla prosecuzione degli studi nel biennio delle superiori per le scuole con più problematiche;
  • proposta di legge regionale per l'assistenza pediatrica di tutti i bambini stranieri.



Il Laboratorio Migrazioni ha ri-orientato le sue attività per la realizzazione dei progetti di bilinguismo con gli animatori di lingua madre della Cooperativa SABA:
Sperimentazione di bilinguismo italiano spagnolo per 10 classi della Direzione Didattica di Cornigliano e gruppi di bambini delle scuole dell'infanzia, con corsi di spagnolo e incontri sulle memorie di migrazioni per i genitori, con i quali sarà svolta una ricerca sulle attese educative in una società interculturale e prosecuzione delle attività di bilinguismo in due scuole dell'infanzia e in una classe della scuola elementare al Centro Storico. E' previsto un incontro con un economista sulla situazione dell'Ecuador, un ciclo di film latino americani organizzato dall'associazione Passaggi e incontri con il circolo equadoregno. Sperimentazione di bilinguismo italiano-cinese con attività con 11 classi di scuola elementare e media e un'attività di formazione sulla cultura cinese per insegnanti e genitori a cura dell'associazione Celso. Sperimentazione di bilinguismo presso la scuola Garaventa e attività per i bambini arabi della scuola Baliano che hanno problemi di scolarità sia a carattere linguistico con gli animatori di lingua madre sia a carattere musicale con musicisti gnawa del Marocco e l'associazione Echoart.

1.3 Luogo e contesto sociale

"Bambini e nuove culture" rappresenta un riuscito esempio d’integrazione scuola-territorio perché il Centro Scuole e Nuove Culture è situato nel centro storico di Genova, dove risiede il 28% degli stranieri presenti nell’intera Provincia, secondo dati del “Terzo rapporto sull'immigrazione a Genova”, promosso dalla Provincia e dal centro studi Medì, con i contributi della Compagnia di San Paolo, e si rivolge alle scuole di Genova dove è in netta crescita la presenza di immigrati (nel 2003 il numero di immigrati è tornato ad essere maggiore rispetto a quello degli emigrati), in particolare ecuadoriani (il gruppo maggioritario, con diverse centinaia di immigrati all'anno), albanesi, marocchini, peruviani, nigeriani, senegalesi e cinesi.

1.4 Obiettivo del progetto

"Bambini e nuove culture" ha i seguenti obiettivi: 

  • favorire l'accoglienza e l'inserimento nella scuola e nelle classi dei bambini e ragazzi stranieri di recente immigrazione;
  • favorire la relazione tra scuola e famiglie straniere, promuovendo la partecipazione agli organi di gestione democratica;
  • costituire un punto di riferimento a livello territoriale per bambini, ragazzi e famiglie straniere per l'accesso alle risorse educative, sociali e culturali presenti in zona;
  • valorizzare le culture di provenienza dei bambini e ragazzi immigrati e facilitare la comprensione della cultura ospitante;
  • facilitare l'utilizzo delle risorse sociali da parte dei bambini e ragazzi stranieri e delle loro famiglie;
  • promuovere l'esercizio consapevole dei propri diritti e l'osservanza consapevole dei doveri connessi al rispetto delle leggi e normative vigenti.


1.5 Il metodo

Il Centro Scuole e Nuove Culture ha dapprima effettuato una analisi delle condizioni di fattibilità dell’iniziativa "Bambini e nuove culture", volta a rilevare problematiche e conflittualità; e ha messo a disposizione l’esperienza degli orientamenti distinti e complementari di didattica interculturale sviluppati dalle due strutture che compongono il Centro Scuole e Nuove Culture.
Nel dettaglio, il Laboratorio Migrazioni si è orientato al settore formazione, offrendo laboratori (svolti in sede) e consulenza, anche attraverso la sperimentazione di modalità innovative nella pedagogia interculturale; mentre il Centro Risorse Alunni Stranieri ha fornito coordinamento interculturale per il servizio di mediazione culturale e linguistica e consulenza.

1.6 Autori, risorse e relazioni di rete

Il Centro scuole e nuove culture è stato aperto nel novembre del 2001, in seguito all’intesa tra il Comune di Genova, la Provincia di Genova, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria del MIUR e la Facoltà di lingue e letterature straniere dell'Università di Genova.
Presso il Centro scuole e nuove culture hanno sede due strutture che si occupano entrambe di promozione di interventi per l'educazione e la formazione interculturale: il Laboratorio Migrazioni e il Centro Risorse Alunni Stranieri (CRAS).
Il Laboratorio Migrazioni è una struttura del Comune di Genova, Direzione Servizi alla persona, Settore 0/6 dell’Assessorato Servizi Educativi e Istituzioni Scolastiche.
Il Centro Risorse Alunni Stranieri è una struttura della Direzione Regionale per la Liguria del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca, al fine di realizzare un'efficace integrazione degli alunni stranieri, in vista della loro riuscita scolastica.

Il Centro Scuole e Nuove Culture impegna risorse proprie (materiale) e risorse umane assegnate dal comune di Genova e dalla Direzione Regionale per la Liguria del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca (personale docente, amministrativo ed ausiliario).

Il Centro Risorse Alunni Stranieri opera mediante un protocollo d'intesa con istituzioni ed enti del territorio (Comune, Provincia, Università, Asl, associazioni del Terzo Settore quale LaborPace) e con la Fondazione CARIGE.
La programmazione generale degli interventi relativi alla pratica "Bambini e nuove culture" è concertata da un Gruppo Centrale di Coordinamento composto per l’area educativa dal Responsabile del Laboratorio Migrazioni del Comune di Genova, e dal responsabile del Centro Risorse Alunni Stranieri del MIUR, per l’area sociale dal Responsabile dell’U.O. Cittadini Senza Territorio e da responsabile tecnico per i distretti sociali e dal Coordinatore dei mediatori culturali.
In particolare, "Bambini e nuove culture" ha orientato le attività con gli animatori di lingua madre della Cooperativa SABA, con l'associazione Passaggi (cinema), con l'associazione Celso (Centro Studi), con le scuole Garaventa e Baliano (per la sperimentazione con allievi che hanno problemi di scolarità a carattere linguistico ), con l'associazione Echoart.
 

2. COMMENTI E SPUNTI PER LA VALUTAZIONE

  
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