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Mobile Academy 2006 - visual arts summer school

Lucia Babina

Abstract (English)

Mobile Academy is a summer school of visual and performance arts and it takes place every two years in a different European city. The 2006 edition was organised in Warsaw and it was around “Ghosts, Spectres, Phantoms and the Places Where They Live”.

 

Abstract (italiano)

Mobile Academy è una summer school di arti visive e performative, che si svolge ogni due anni in una diversa città europea. L’edizione 2006 si è svolta a Varsavia con il tema “Ghosts, Spectres, Phantoms and the Places Where They Live”.

1 The practice

1.2 Struttura e fasi del progetto

La Mobile Academy nasce nel 1999 a Berlino con lo slogan "Constant intensity accompanied by growing doubt”. Ogni edizione differisce dalle altre per il luogo e il periodo dell’anno in cui si svolge, per i temi e la proposta culturale che offre.

1.3 Sede e contesto

Varsavia è stato lo scenario che ha ospitato la Mobile Academy 2006.
Realtà urbana misteriosa e a volte addirittura spettrale, Varsavia ha sofferto e che ancora soffre del proprio passato e di una rinascita che stenta a decollare. Nonostante un opprimente governo di destra che impone rigorose regole etiche (i gay non sono tollerati, ma nemmeno le coppie eterosessuali senza figli), i giovani che hanno deciso di non emigrare sono proiettati verso il futuro. Spesso impegnati sia culturalmente che politicamente, sgomitano tra censura della Chiesa e dello Stato e aspirano a cambiare il loro paese. Fra gli artisti già riconosciuti a livello internazionale vi sono Szu Szu, Joanna Rjakowska, Artur Zmijewski (quest’ultimo ha rappresentato la Polonia alla Biennale di Venezia 2005).

1.4 Target

L’intenzione di Hannah Hurtzig, l’ideatrice della Mobile Academy, è di dare la possibilità a giovani professionisti di sperimentare e condividere metodi e buone pratiche e soprattutto di scambiare idee e conoscenze a tutti i livelli e in tutte le forme.
I partecipanti dell'edizione 2006 erano un centinaio di giovani operatori culturali, da ballerini, a performer, attori, direttori di compagnie teatrali, coreografi, curatori, teorici, filosofi, ecc.

1.5 Metodologia

La Mobile Academy offre a giovani professionisti nel campo delle arti visive e performative un intenso programma, di circa due settimane, di ricerca e di sperimentazione combinando teatro/danza, letteratura, architettura, arte, fotografia, ecc. I corsi sono strutturati come dei progetti artistici: non si viene per imparare particolari tecniche o know-how ma per discutere, sperimentare, elaborare, contribuire a nuovi approcci concettuali, metodi e pratiche di lavoro innovativi assieme ad artisti, teorici e operatori culturali internazionali.

La Mobile Academy 2006 è stata strutturata in 5 corsi:
Coreography/dance diretto da Xavier le Roy, Meg Stuart
City as stage, diretto da Stefan Kaegi
Images/Photography on Archives, Warsaw and the undead, diretto da Akram Zaatari, Hans Weigand, Olaf Breuning
Inventing/Experimenting/Doubting concepts and ideas, diretto da Georg Schoellhammer, Dorothea von Hantelmann and Tino Sehgal, Bojana Cvejic and Jan Ritsema
Performing/Acting/Directing, diretto da Olga Stanislawska, Catherine Sullivan

Accanto al programma principale è stato organizzato un ricco calendario di attività aperte al pubblico di Varsavia, che comprendevano presentazioni (fra cui quelle degli artisti Klaus Weber, Tino Sehgal, Catherine Sullivan), una rassegna di film dedicata al tema dei fantasmi e degli spettri (fra cui il delizioso mediometraggio di Jean Rouch “Les maitres fous” sui riti woodoo in Africa), alcune escursioni alla scoperta della città (come quella guidata dall’artista Klaus Weber per osservare Varsavia di notte), lo spettacolo “Cargo Sofia” di Stefan Kaegi - che si svolge su un camion trasformato in un teatro ambulante - e le giornate di “Blackmarket for useful knowledge”.

Il Blackmarket è dedicato all’incontro, in diversi punti della città, con una sessantina di professionisti ed esperti di Varsavia in ogni campo: matematici, storici, filosofi, attori, artisti, musicisti, designer, architetti, medici, curatori, giornalisti, fotografi, ricercatori, ecc.
Durante il Blackmarket i partecipanti possono scegliere tre incontri al giorno (alle 11, 12.30 e alle 15) e avere la possibilità di seguire e prendere parte attivamente a brevi conferenze sugli argomenti più vari, riguardanti, per esempio durante l'edizione 2006, la memoria storica di Varsavia o spiriti, spettri e demoni in Sigmund Freud, o su come concepire l’universo web come spazio reale attraverso l’esperienza dei matematici.

“City as stage” sperimenta e interagisce con lo spazio pubblico attraverso uno speciale strumento: un camion. Originariamente usato per trasportare carne da macello, il veicolo è stato riadattato ponendovi all’interno una tribuna di poltrone rivolta verso una delle pareti, trasformata in grande finestra. Il mezzo così trasformato diventa un osservatorio, un laboratorio di sperimentazione, un obiettivo, una lente di ingrandimento attraverso cui la realtà e in particolare il paesaggio in movimento risulta spettacolare, anomalo, esotico. Il camion, guidato da due camionisti professionisti, è partito da Sofia e, dopo varie tappe (Ljubljana, Basel Berlin, Riga, ecc.), è arrivato a Varsavia il 25 agosto per integrarsi nel programma della MA sia come sede straordinaria del corso “City as stage” sia come show ambulante “Cargo Sofia”. Il corso “City as stage”, diretto da Stefan Kaegi (ideatore del progetto “Cargo Sofia”), attraverso questo gigantesco microscopio che è la grande finestra del camion, invita a sperimentare e vivere la città come se fosse un palcoscenico: la vita di ogni giorno che si consuma sulla strada diventa fiction e i passanti gli attori. Questa macchina-cargo diventa un punto di osservazione privilegiato del paesaggio urbano, un laboratorio di ricerca e di interazione con ogni aspetto dello spazio pubblico. Il camion si è, dunque, spostato per la città di Varsavia portandosi dietro, non più merci, ma gli sguardi dei partecipanti al corso, alla ricerca di luoghi da analizzare, su cui discutere, in cui intervenire, e performare. Lo spettacolo “Cargo Sofia”, che parte dalle stesse premesse del corso ma che ha natura indipendente, ha avuto cinque repliche a Varsavia. Il pubblico era invitato a sedere all’interno del camion e a vivere per due ore una esperienza di viaggio su due livelli differenti. Il primo reale visitando luoghi di Varsavia tipicamente frequentati da camionisti, come ristoranti fast-food, magazzini, pompe di rifornimento di benzina, punti di carico e scarico merci. I due camionisti che si alternano alla guida raccontano nel frattempo le loro storie di vita. La loro voce a volte accompagnata da musica balcanica e la nomadicità del punto di osservazione produce nello spettatore un effetto di straniamento nel guardare la propria città o luoghi familiari. Il secondo livello di viaggio è virtuale. Il pubblico si sposta realmente col camion nello spazio urbano ma ripercorre le tappe di un autocarro carico di merci dalla Bulgaria, alla Svizzera, alla Germania, alla Francia, alla Slovenia, alla Serbia, al Montenegro, alla Croatia, alla Latvia, all’Austria e alla Polonia, rivivendo le difficoltà di un mestiere sottopagato, rischioso e fatto di lunghe attese alle dogane e postazioni di controllo.

1.6 Autori, collaborazioni, finanziamenti e network

Hannah Hurtzig, drammaturgo e curatore, ha ideato e diretto le diverse edizioni della Mobile Academy. L’edizione del 2006 è stata promossa da Kulturstiftung des Bundes.
Alla Mobile Academy si accede presentando una richiesta di partecipazione che viene selezionata da una commissione. La frequentazione della MA è a pagamento, ma sono previste alcune borse di studio. 

2 Commenti e valutazioni

  
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