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Biennale Dak'Art

Iolanda Pensa, Giulia Paoletti

1 La pratica

2 Spunti di riflessione

2.1 Punti di forza

La Biennale è un evento unico nel continente africano, perché è stato il primo a focalizzarsi sulla promozione delle arti visive africane. Le altre biennali presenti nel continente offrono prodotti diversi, chi fotografia, chi cinema, ma non arte contemporanea africana. Di conseguenza "Dak'Art" non ha grande competizione, ed ha la libertà di creare un nuovo mercato. Edizione dopo edizione "Dak'Art" sta migliorando non solo la sua gestione amministrativa, ma anche la promozione delle arti visive, di artisti e progetti visivi.

Sistema di selezione:
Ormai biennalmente il metodo del dossier di candidatura genera dibattiti e discussioni. Il limite di questo sistema di selezione è che non è efficace. Potrebbe assicurare il rinnovamento degli artisti partecipanti, ma la Biennale non è ancora abbastanza conosciuta per poter garantire un tale afflusso di artisti emergenti. Inoltre nel contesto africano, la realizzazione di un dossier professionale risulta più costosa e complessa, e questo potrebbe scoraggiare alcuni artisti dalla candidatura.

Gestione amministrativa:
I primi articoli sulla Biennale si lamentavano della pessima gestione amministrativa, che era diventata ormai una barzelletta: il personale risultava assolutamente impreparato ed improvvisato; le opere venivano spesso perse o rovinate; l'evento era scarsamente promosso; e le infrastrutture sono spesso inadeguate.

Obiettivi generali e specifici:
"Dak'Art" nacque come esposizione d'arte contemporanea internazionale e nel corso degli anni si è poi specializzata nell'arte africana. Ciò nonostante, l'evento sembra non avere ancora chiari i suoi obiettivi generali e specifici. A chi si rivolge la Biennale, e soprattutto quale pubblico cerca di raggiungere e soddisfare?  Nel continente africano "Dak'Art" offre un prodotto unico per il quale non c'è grande competizione, ma non riesce ancora a offrire un prodotto mirato, nel tentativo di soddisfare le esigenze ed aspettative del pubblico senegalese, africano, europeo, americano ecc. Probabilmente l'introduzione di un direttore artistico potrebbe risolvere questo problema decidendo edizione dopo edizione quale taglio dare all'evento.

Gestione finanziaria:
Uno dei punti più critici della Biennale riguarda la gestione finanziaria e in particolare la cattiva gestione del budget. Per il momento "Dak'Art" è finanziata quasi in toto da donatori esterni ed in particolare europei. Una delle prerogative della Biennale è quindi quella di differenziare le fonti di finanziamento e di raggiungere un sostegno statale pari a un terzo del budget totale. L'indipendenza finanziaria sarebbe auspicabile non solo per legittimare la Biennale agli occhi dei partner internazionali, ma anche per garantire più autonomia nella direzione artistica ed amministrativa.

2.3 Conclusione: cosa è esportabile nella pratica

Temi

  • Esposizione di artisti africani e della diaspora.
  • Approccio sempre più storico.
  • Punto di incontro per artisti, curatori e specialisti anche a livello internazionale per la promozione dell'arte contemporanea africana.

Metodologia
  • Organizzazione non per padiglioni nazionali ma Programma In (esposizione internazionale; Salone del design; esposizioni individuali) e Programma Off (iniziative indipendenti).
  • Sistema di selezione attraverso la metodologia del dossier personale.
  • Coinvolgimento del pubblico internazionale e popolazione locale.
  • Evento ricorrente per dar visibilità alla produzione del continente e per attrarre pubblico a Dakar.
  • Mentalità biennale: programmazione e organizzazione di un evento su scala biennale, per avere il tempo di fare ricerca di finanziamenti, gestire mostre e programma di conferenze e per facilitare il sistema di comunicazione e il collegamento con la stampa internazionale.
  • Collegamento con biennali ed altri eventi simili a livello internazionale.

  
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