1 La pratica
2 Commenti e spunti per la valutazione
2.1 Punti di forza
Secondo il punto di vista del promotore della pratica. Secondo Consuelo Barillari, ideatrice dell’evento: “Dopo un’analisi su ciò che potrebbe essere in grado di unire le varie culture del Mediterraneo, l'arte e lo spettacolo si sono rivelate fra le più capaci per raggiungere tale obiettivo. La loro apoliticità e il distacco dalle varie religioni hanno creato questo denominatore comune stimato come punto di forza per ottenere un Mediterraneo "unito". Fin dai tempi più remoti infatti questo bacino è stato il punto d’incontro-scontro di molte culture e popolazioni. Culla della odierna civiltà e luogo di progressi dal punto di vista socio-culturale ha visto, negli ultimi secoli. il formarsi di divari sempre più grandi che sono sfociati, talvolta, in veri e propri conflitti. Nostro obiettivo è quello di colmare questi divari cominciando da una sensibilizzazione dei giovani infondendo loro il significato ed il valore dell’intercultura concepita sia come scambio e conoscenza delle varie culture che come accettazione delle varie differenze tra popoli di diverse etnie.”
Secondo il punto di vista di Interculture map. “Dialoghi Mediterranei - Le Giornate dell’Intercultura” è un’attività partecipata, perché è stato costituito un comitato organizzativo aperto alla partecipazione degli insegnanti interessati alla realizzazione e al coordinamento dell’evento e ai rappresentanti di alcune Comunità straniere e rappresentanti di comunità religiose. Il comitato si è riunito varie volte ed è sempre stata redatta una relazione dell’incontro al fine di essere comunicata anche alle scuole assenti. Inoltre i ragazzi sono stati coinvolti, dalla progettazione e stampa degli striscioni pubblicitari a cura degli alunni dell’ Istituto Statale d’Arte di Chiavari, all’elaborazione e progettazione del logo a cura dell’ Istituto d’Istruzione Superiore V.Emanuele II – Ruffini di Genova.
Sono previsti laboratori specifici sulle tematiche interculturali scelte dalla scuola. Questi laboratori fanno riferimento ai linguaggi creativi della letteratura e del teatro, messi in connessione dal percorso creativo dello studente che deve trasformare un testo letterario in spettacolo teatrale.
“Dialoghi Mediterranei” rende i giovani protagonisti di nuove forme di dialogo interculturale attraverso l’esperienza diretta con i linguaggi del teatro, della musica, delle arti visive e della multimedialità.“Dialoghi Mediterranei - Le Giornate dell’Intercultura” può essere considerato “buona pratica” perché:
- parametri di valutazione della “buona pratica”;
- elementi qualificanti “Dialoghi Mediterranei-Le Giornate dell’Intercultura” come buona pratica sono la coerenza con la definizione presentata della nozione di “studi interculturali”, l’analisi delle condizioni di fattibilità volta a rilevare problematiche e conflittualità condotta anche in collaborazione con rappresentanti di minoranze e di religioni; è iniziativa applicabile ad altri contesti, in particolare nei piccoli centri;
- la valutazione complessiva secondo il Cross-Cultural Adaptability Inventory (CCAI) è positiva perché l’iniziativa risponde ai criteri di flessibilità ed apertura mentale (flexibility and openness), di autonomia personale (personal autonomy) nel momento creativo e perché fa ricorso all’ acuità percettiva (perceptual acuity). A garanzia della riuscita, è stato previsto l’intervento di un tutor qualificato (formatore attore e regista, con esperienza pluriennale su progetti di teatralizzazione nelle scuole genovesi) per guidare gli studenti nel percorso creativo di teatralizzazione di un testo, fino all’allestimento di uno spettacolo;
- utilizzo di materiali culturali originali nel corso dei laboratori: testi letterari, musiche, strumenti musicali, narrazioni.
Hanno potuto partecipare tutte le scuole interessate senza limitazioni, realizzando una attività interculturale comune alle scuole liguri.
Questa esperienza contribuisce alla conoscenza e alla coesistenza interculturale perchè. L’approccio storiografico permette di rivalutare quel tessuto di collaborazione culturale e commerciale, di mescolanze biologiche e spirituali dei popoli. Sia la storia generale sia quella locale è ricchissima di episodi che mostrano come le identità collettive, gli usi e costumi, si formano dall'evoluzione dei rapporti con altre culture, attraverso l'intrecciarsi di popolazioni. L’identità coincide infine con la diversità e la storia e l’identità attuale di Genova ne danno un esempio. I ragazzi, a superamento della tensione sociale del centro storico di Genova, hanno fatto una giornata di festa presentando la loro creatività nel campo del teatro, della musica, della danza, video e fotografico, nella quale tra gli spettacoli spiccano storie di amicizia e solidarietà tra giovani donne occidentali e musulmane, classici delle favole come Pinocchio reinventate in chiave pluriculturale, canzoni e cori, danze moderne, urbane, africane, sudamericane, mostre di fotografia e tanti disegni, cartelloni e dipinti.
Questa esperienza è innovativa perchè. Nell’intento di coinvolgere la cittadinanza di Lavagna e di Genova nelle dinamiche culturali legate alla coabitazione mediterranea, sono stati proposti approcci culturali originali: Le Giornate Teatrali dell’Intercultura sperimentano il teatro come veicolo di uno scambio tra le culture del Mediterraneo. Gli eventi collaterali hanno compreso una mostra di calligrafie islamiche (per cui sono stati destinati “spazi protetti” con i supporto tecnici necessari) e una rassegna di cucina.
Coinvolgimento degli immigrati. Per la realizzazione dell’evento, sono state attivate collaborazioni con rappresentanti di alcune Comunità straniere e rappresentanti di comunità religiose, in specie quella islamica (Centro Culturale Islamico).
Secondo il punto di vista del promotore della pratica. I laboratori si rivolgono a gruppi di studenti di età dagli 11 ai 14 anni e dai 14 ai 19 anni; i gruppi sono stati spesso eterogenei, composti da studenti interessati di classi e di età diverse. Ne è risultata qualche criticità nella coabitazione tra età diverse.
Secondo il punto di vista di Interculture map. Non è stata effettuata la valutazione dell’efficacia del risultato; in particolar modo non è stata verificata la “perceptual understanding” che caratterizza la buona pratica interculturale secondo il Global Competency and Intercultural Sensitivity Index (ISI)
2.3 Conclusione: cosa è esportabile nella pratica
Secondo il punto di vista del promotore della pratica. Gli eventi teatrali preparati dai ragazzi sono un’esperienza formativa che puo’ essere replicata in altre città; e anche il risultato dei laboratori e gli elaborati creativi quali concerti, mostre, proiezioni.
Secondo il punto di vista di Interculture map. Per quanto riguarda il metodo, il carattere d’attività partecipata di “Dialoghi Mediterranei-Le Giornate dell’Intercultura”, con un comitato organizzativo aperto alla partecipazione degli insegnanti e ai rappresentanti di Comunità straniere e di comunità religiose. Il tema scelto è particolarmente attraente in ragione della sua multidisciplinarietà (arte, teatro, storia, religione).
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